Ionoforesi presso il centro CEFIR della dott.ssa Sonia Tartaglione a Marcianise
Ionoforesi presso il centro CEFIR della dott.ssa Sonia Tartaglione a Marcianise

IONOFORESI

Ionoforesi presso il centro CEFIR a Marcianise

La ionoforesi (letteralmente “trasporto di ioni”) presso il centro CEFIR della dott.ssa Sonia Tartaglione a Marcianise, è una tecnica che rientra nel campo delle elettroterapie e che consiste nella somministrazione di un farmaco per via transcutanea, sfruttando una corrente continua prodotta da un’apposita strumentazione.

Quando si applica la ionoforesi?

La ionoforesi si applica di regola ad articolazioni dolenti e/o infiammate.
La procedura prevede di applicare sulla cute, in corrispondenza dell’area da trattare, una sostanza ionizzata analgesica o antinfiammatoria in forma liquida o in gel. La sostanza viene poi coperta da un elettrodo (polo positivo o negativo, a seconda del farmaco impiegato).

Il circuito viene chiuso da un altro elettrodo posto abitualmente dal lato opposto dell’articolazione da trattare.

Il circuito è percorso da una corrente continua a bassa intensità (non oltre 20 mA), per circa 10-20 minuti. La corrente “trascina” il farmaco con una concentrazione efficace fino ad alcuni centimetri di profondità.

La ionoforesi presso il centro CEFIR della dott.ssa Sonia Tartaglione a Marcianise, presenta un doppio vantaggio: può risparmiare l’assunzione del farmaco per altra via e ne consente una concentrazione locale selettiva. Si aggiunga che la corrente di per sé stessa ha un effetto analgesico.

La durata di una seduta, solitamente, è di circa 20 minuti. Di regola si applicano 8-12 sedute, con cadenza da 3 a 5 volte la settimana.

Quali sono i suoi effetti benefici?

La ionoforesi viene applicata tipicamente al trattamento di:

  • infiammazioni e forme dolorose muscolo-scheletriche;
    traumi muscolari e ossei;
  • patologie degenerative o infiammatorie delle articolazioni;
    iperidrosi.

Quali sono le controindicazioni e i rischi?

Le controindicazioni sono prima di tutto quelle del farmaco applicato.

Vi può essere controindicazione all’applicazione di corrente elettrica, per esempio per la presenza di dispostivi elettromedicali impiantati, o per alterazioni cutanee in sede di applicazione.

L’applicazione può produrre un arrossamento locale lieve e transitorio e va comunque monitorata dal fisioterapista.

Per tutti questi motivi è necessaria prescrizione medica non soltanto del farmaco da applicare ma anche della stessa modalità di applicazione ionoforetica.