MOC
MOC presso il centro CEFIR a Marcianise
La MOC, ossia la Mineralometria Ossea Computerizzata, presso il centro CEFIR della dott.ssa Sonia Tartaglione a Marcianise, è un esame di cui ci si avvale per valutare lo stato di salute delle ossa. Serve a determinare se la densità minerale si è ridotta e se è già comparsa l’osteoporosi. Si rivela dunque utile soprattutto per le donne in menopausa, che sono ritenute i soggetti più a rischio di demineralizzazione ossea, poiché consente di identificare la malattia in fase precoce.
Che cos’è la MOC?
La MOC è una densitometria, che misura la densità minerale ossea dello scheletro, dunque la massa e la quantità di minerali in esso presenti. Si tratta di un esame consigliato in particolar modo alle donne in post-menopausa e agli uomini over 60 con accertati fattori di rischio per lo sviluppo di osteoporosi.
La MOC viene anche prescritta a individui di qualunque età e genere in caso di sospetto di osteoporosi geneticamente determinata, osteoporosi secondaria a malattie croniche e a terapie croniche potenzialmente osteopenizzanti.
La MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) si esegue mediante la DEXA (Dual Energy X-ray Absorptiometry), tecnica a doppio raggio X.
La MOC-DEXA misura la densità minerale nelle ossa di una zona campione, ossia un’area ben delimitata dello scheletro. Queste zone sono solitamente la colonna vertebrale e il femore prossimale. Lo strumento procede in modo automatico, indicando la Bone Mineral Density (BMD), ossia la densità minerale in grammi per centimetro quadrato.
Come si svolge la MOC
La MOC non necessita di alcuna preparazione specifica e dura pochissimo, circa tre minuti: il paziente viene fatto sdraiare su un lettino dove lo strumento di emissione dei raggi X, situato sotto il materassino, è accoppiato a un braccio mobile che contiene il rilevatore dei raggi e che scorre lungo i segmenti scheletrici analizzati.
In seguito lo specialista presso il centro CEFIR della dott.ssa Sonia Tartaglione a Marcianise, stabilirà un calendario di monitoraggio (abitualmente ogni 18-24 mesi) per monitorare eventuali cambiamenti nella densità minerale ossea e prevedere gli eventi fratturativi, nonché per valutare l’efficacia dei trattamenti anti-osteoporotici in atti.